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Tokyo: Malagò, accuse a Jacobs? Non sanno accettare sconfitta
"Controlli quotidiani al Villaggio, ancor più in caso di record"

(ANSA) - ROMA, 03 AGO - "Avevo detto che, a queste Olimpiadi, ne avremmo visto delle belle. L'ho detto in epoche non sospette: in qualche caso siamo stati penalizzati, perché abbiamo lasciato per strada delle medaglie che ci venivano già assegnate come scontate. Per quanto riguarda l'orgoglio è una cosa alla quale mi sono appellato da subito, sull'onda del successo della Nazionale di calcio all'Europeo: tutti i componenti la nostra delegazione si sono sentiti parte integrante dell'Italia team con senso di grande fierezza". Così Giovanni Malagò, parlando a Radio Anch'io, su RadioRai.

"I sospetti su Jacobs dall'estero? Le considerazioni di alcuni giornalisti sono fonte di dispiacere e anche di grande imbarazzo sotto tutti i punti di vista - aggiunge il presidente del Coni -. Oggi ha risposto molto bene Paolo Camossi, ex campione del triplo e allenatore di Jacobs. Parliamo di atleti che vengono sottoposti sistematicamente e quotidianamente nel villaggio a tutti i controlli antidoping. Quando fai un record nazionale, o continentale, i controlli raddoppiano: è veramente qualcosa che dispiace, perché dimostra come non sia stata accettata la sconfitta. Dunque, difesa a spada tratta di Marcell".

"Le medaglie? Ho sempre detto che avremmo fatto meglio di Rio e faremo meglio di Rio - risponde Malagò -: abbiamo tutte le squadre nei quarti, immaginare che a cinque giorni dalla fine dei Giochi eravamo a questo punto è tanta roba". (ANSA).

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