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Atletica: Ceccarelli, posso sognare per Olimpiadi di Parigi
'Obiettivo ambizioso, ma mai dire mai'. 'Con Jacobs mi alleno'

FIRENZE, 18 MAR - "Penso più alle Olimpiadi di Parigi rispetto a come pensavo a Tokyo. E' una cosa molto più 'sognabile', rimane sempre un obiettivo molto ambizioso e una cosa molto difficile da raggiungere, ma non si può sapere mai cosa può succedere. Io stesso non pensavo di vincere un campionato europeo come è successo, quindi chissà cosa può succedere da qui al 2024". Lo ha detto Samuele Ceccarelli, vincitore della medaglia d'oro nei 60 metri agli ultimi Europei indoor ad Istanbul nei 60 metri, oggi alla cerimonia di consegna del Pegaso d'oro, massimo riconoscimento istituzionale della Regione Toscana.

Per quanto riguarda le gare all'aperto, in attesa del calendario, "esordirò sicuramente a metà giugno, poi ci sarà da definire bene dove e come, per questioni di allenamento la condizione potrebbe iniziare ad arrivare verso quel periodo, e dà lì in poi si inizierà a pianificare in accordo con allenatore e procuratore quelli che sono gli appuntamenti da poter aggiungere anche in ottica futura - ha aggiunto Ceccarelli -. L'obiettivo è quello di qualificarsi anche per i prossimi Mondiali all'aperto". Nel futuro, ha detto Ceccarelli, "vedremo cosa ci riserverà il destino, si continua a lavorare per cercare di fare il meglio possibile e portare a casa altri risultati, speriamo. Ora si lavorerà anche per allungare la distanza di corsa, in allenamento finalizzeremo per aggiungere quei 40 metri ai 60 che già corro e che sono già una buona base".

Sul suo rapporto con Marcell Jacobs, Ceccarelli ha confessato: "Facciamo sempre battute. L'altro giorno a Roma stava spingendo molto forte in allenamento, è arrivato in fondo stanco e mi ha detto: "Guarda che questo è colpa tua". Abbiamo un bel rapporto amichevole".

Dopo la vittoria agli ultimi Europei indoor "la mia vita è sicuramente cambiata dal punto di vista mediatico - ha ammesso -. Non sono abituato a tutte queste attenzioni nei miei confronti, è un qualcosa che fa piacere perché è un riconoscimento in più già di per sé buono al quale però piano piano cerco di abituarmi e di renderlo parte della mia quotidianità. Ho ricevuto diversi messaggi di ragazze e ragazzi giovani che mi hanno indicato come un esempio".

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