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Calcagno, le squadre italiane in Europa valorizzano il sistema
N.1 Aic "Lippi aveva 70% di selezionabili, ora 65% di stranieri"

MILANO, 24 APR - La boccata d'ossigeno di avere un'italiana sicura in finale di Champions League e la presenza del calcio tricolore nella fase finale di Europa e Conference League, "è un segnale molto positivo per il nostro calcio, che mi auguro non sia una casualità", ha detto il presidente dell'Associazione italiana calciatori (Aic), Umberto Calcagno, dopo l'assemblea svoltasi a Milano.

"L'ultima volta che ci eravamo trovati in questa situazione, il nostro calcio aveva fatturati tra i migliori al mondo e avevamo una serie A con un rapporto italiani-stranieri ribaltato rispetto ad ora - ha sottolineato -. Lippi aveva il 70% dei selezionabili per la nazionale, oggi siamo al 65% di stranieri. La nostra non è una battaglia allo straniero, naturalmente, ma dobbiamo riorganizzare e rivedere la filiera federale".

Certo è che le italiane alla fase finale delle competizioni europee sono "sicuramente una cosa positiva, speriamo di poter competere come passato. Mi auguro che tutto questo dia una spinta nuova a tutto il sistema per farci anche riflettere su cosa possiamo fare per valorizzarci ulteriormente. Perché quando si valorizza la parte apicale, si valorizzano tutti".

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