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Auto: la firma di Lombardi sul 58esimo Trofeo Luigi Fagioli
Colpi di scena a raffica nell'ottavo round del Civm a Gubbio

ROMA, 24 LUG - Il 58° Trofeo Luigi Fagioli è un condensato di sorprese e colpi di scena in una domenica di altissimo livello agonistico che sul traguardo finale incorona per la prima volta a Gubbio Achille Lombardi. Al volante dell'Osella Pa21 4C Turbo, il pilota potentino firma l'ottavo round del Campionato Italiano Velocità Montagna (CIVM) 2023 completando i due passaggi sui 4150 metri "tutti d'un fiato" del tracciato umbro che sale a Madonna della Cima in 3'16"46 (gara 1: 1'38"38; gara 2: 1'38"08). Un tempo totale che a Lombardi è valso il primo gradino del podio della "Montecarlo delle Salite" davanti ai siciliani Franco Caruso, secondo su Nova Proto Np01 Zytek, e Samuele Cassibba, terzo con la Nova Proto Np01 motorizzata V8 Synergy. Ai vertici è mancata la sfida con Simone Faggioli, che con la Norma M20 Fc Zytek a Gubbio si è imposto in ben 13 occasioni ed era stato il "poleman" nelle prove di sabato. In gara 1 il pluricampione toscano è incappato in una pizzicata su un rail circa a metà percorso che l'ha costretto al ritiro con cerchio e anteriore sinistra ko. Faggioli ha poi vinto gara 2 con il miglior crono di giornata in 1'35"04. Nell'emozionante domenica "a sorpresa", non solo ai vertici assoluti, del 58° Trofeo Fagioli, la certezza è stata ancora una volta la piena riuscita di un evento sempre più radicato nel territorio, sempre gettonatissimo da piloti e team e dall'elevata qualità di organizzazione. Un successo generale impreziosito dal pubblico accorso in città fra zona paddock e allineamento e sulle tribune naturali del tracciato che attraversa la famosa Gola del Bottaccione. Ulteriore prestigio è stato poi aggiunto dalle iniziative susseguitesi durante la settimana, tra la novità del venerdì sera dedicato all'amarcord di piloti eugubini che hanno fatto la storia dell'evento e la serata "a tutto motori" di mercoledì in partnership con il Rotary Club Gubbio, quando il Memorial Angelo e Pietro Barbetti è stato consegnato ad Antonello Coletta responsabile del programma Hypercar della Ferrari per la vittoria assoluta del Cavallino alla 24 Ore di Le Mans.

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