ROMA, 26 OTT - "I revisori dei conti ci hanno detto 'così non potete andare avanti, è a rischio l'attività ordinaria'". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commentando la relazione dei revisori in merito alla rimodulazione del budget del Coni 2023, poi approvata all'unanimità in Consiglio Nazionale. "Io mi sono concesso una battuta dicendo che le spese di rappresentanza del sottoscritto non è possibile tagliarle perché non esistono. Con 45 milioni stabiliti nel 2018 non si calcola che nel frattempo ci sono stati inflazione, aumento dei costi e il fatto che siamo diventati proprietari di un patrimonio immobiliare che dobbiamo anche manutenere. A questo punto mi viene da pensare 'ma chi me lo fa fare'", ha aggiunto Malagò. In merito alla rimodulazione del budget Coni 2023, il Collegio dei Revisori dei Conti, con il dottor Alberto De Nigro, ha evidenziato che "è altrettanto necessario, rilevare che la struttura dei costi e dei ricavi ad oggi vigente per il CONI, al netto di forme contributive straordinarie, proiettata in un orizzonte a medio e lungo termine, non consente di poter programmare le attività ordinarie di mantenimento degli asset secondo gli standard richiesti dalle norme e di pianificare le attività istituzionali dell'Ente sulla base di risorse certe". Nel corso del Consiglio Malagò ha anche chiesto un applauso per il presidente della Fig, Franco Chimenti, dopo aver portato la Ryder Cup in Italia.