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Finale Libertadores: riunione d'urgenza,c'è ipotesi porte chiuse
Appello affinché cessino violenze o ci saranno misure drastiche

RIO DE JANEIRO, 03 NOV - C'è il rischio che la finale della Coppa Libertadores al Maracanà di Rio de Janeiro si giochi a porte chiuse. Infatti la Conmebol, ente calcistico del Sudamerica, ha convocato una riunione d'urgenza in un albergo di Barra da Tijuca per discutere di sicurezza e delle misure da prendere, e fra i punti all'ordine del giorno c'è appunto l'ipotesi che la finale si giochi senza pubblico. Intanto per sensibilizzare l'opinione pubblica è stato lanciato un appello affinché "cessino le violenze".

Tutto ciò dopo gli incidenti di ieri fra le tifoserie di Fluminense e Boca e tra i supporter argentini e le forze dell'ordine (che hanno fatto uso di bombe stordenti, gas lacrimogeni e proiettili di gomma) avvenuti a Copacabana, in particolare nei pressi del Posto 2 del lungomare, che hanno portato all'arresto di tre persone. A provocare problemi c'è il fatto che a Rio sono arrivati ben 150mila tifosi della squadra che fu di Diego Maradona, per contenere i quali è stato deciso di aprire il Sambodromo, come avvenne nel 2014 prima della finale mondiale tra Argentina e Germania, ma molti preferiscono dormire in auto o sulla spiaggia. A loro si sono uniti, per provocare la 'torcida' del Fluminense, gruppi ultrà di altre due squadre di Rio, il Flamengo e il Vasco, nel segno della forte rivalità con l'altra formazione carioca.

Alla riunione di oggi prendono parte, oltre a rappresentanti delle forze dell'ordine, le massime cariche della Conmebol, le dirigenze di Fluminense e Boca e rappresentanti delle federazioni calcistiche di Brasile e Argentina.

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