ROMA, 11 NOV - Partirà il 17 dicembre l'impresa che vedrà il professor Matteo Parsani attraversare la penisola dell'Arabia Saudita, dal Golfo Arabico al Mar Rosso. Quasi 150 chilometri al giorno, per un totale di oltre 3.000 chilometri: una sfida fino a poco tempo fa ritenuta impossibile per una persona che dal 2017 vive con una lesione spinale incompleta. Il viaggio del professor Parsani, che insegna matematica applicata e scienze computazionali al KAUST (King Abdullah University of Science and Technology), in Arabia Saudita, viene presentato al Campus di Lecco del Politecnico di Milano, un polo di eccellenza nel campo dell'innovazione tecnologica. "È un grande piacere per noi ospitare questo evento, perché s'inserisce in un filone di studio e ricerca che ci interessa moltissimo, quello della riabilitazione attraverso lo sport" dice la professoressa Manuela Grecchi, prorettore del Polo di Lecco dell'ateneo milanese. "Inoltre, si tratta di un'ulteriore collaborazione con il Villa Beretta Rehabilitation Research Innovation Institute, che da diversi anni ci vede affiancati in numerosi progetti". Sarà infatti il dottor Franco Molteni, Direttore Clinico del Centro di Riabilitazione Villa Beretta e dell'istituto di ricerca e innovazione a esso collegato, a monitorare il professor Parsani nella sua sfida, per comprendere a fondo gli effetti di un'attività fisica estrema sul sistema nervoso di una persona con una lesione spinale. "Quella di Matteo Parsani non è soltanto un'impresa umana: è anche un'occasione per condividere esperienze utili al progresso scientifico" conferma il dottor Franco Molteni. "I grandissimi progressi che la tecnologia ci sta mettendo a disposizione, se usati in modo intelligente, aiutano le persone a ricostruire il senso di una vita e dimostrano che la tecnologia ci può rendere più umani".