ROMA, 12 DIC - Oltre una giocatrice su cinque tra coloro che hanno partecipato al Mondiale di calcio femminile della scorsa estate è stata bersaglio di messaggi online offensivi, discriminatori o minacciosi. Lo rivela uno studio pubblicato da Fifa e Fifpro, il sindacato dei giocatori.
Secondo la Fifa, 152 giocatrici sono state raggiunte da tali messaggi. Lo studio si basa sull'analisi di 5,1 milioni di pubblicazioni su Internet e commenti su 697 giocatori e allenatori che hanno preso parte al torneo organizzato in Australia e Nuova Zelanda, vinto dalla Spagna. Quasi il 50% di questi messaggi offensivi erano omofobici, sessisti o di natura sessuale. La ricerca stima inoltre che le giocatrici del Mondiale femminile avessero il 29% in più di possibilità di essere bersaglio di commenti offensivi rispetto ai colleghi uomini durante i Mondiali del 2022 in Qatar.
Per questa indagine la Fifa si è basata sui dati forniti dal suo Servizio di Protezione delle Reti Social (SMPS), che ha scansionato milioni di pubblicazioni online utilizzando software di intelligenza artificiale. La squadra americana e due giocatrici, una statunitense e l'altra argentina, i cui nomi non sono stati divulgati, sono state particolarmente prese di mira.
Le giocatrici hanno potuto aderire a questo servizio di moderazione, che in totale ha impedito l'invio di 116.820 messaggi offensivi o minacciosi. "Non deve esserci posto sui social network per chi insulta o minaccia qualcuno, durante i tornei organizzati dalla Fifa o in qualsiasi altro momento", ha commentato il presidente Gianni Infantino.