ROMA, 12 DIC - "Cosa farà lo stato per tramutare in fatti la parola sport in costituzione? L'equivoco è tutto su un concetto semplice: la Carta costituzionale si rivolge a tutti. E' doveroso. L'autonomia dello sport, invece, si rivolge a 14 milioni di italiani, che sono i tesserati. Quei 14 milioni vanno tutelati, invece si fa di tutta un'erba un fascio. Ricomincerò a puntualizzare, non litigando, su un concetto molto chiaro: la differenza tra lo sport di base e lo sport per tutti. In quest'ultimo rientrano i 46 milioni di italiani abbandonati dal dopoguerra a oggi". Lo ha detto Giovanni Malagò, presidente del Coni, durante il convegno al Salone d'Onore del Coni nel quale è stato presentato il nuovo numero della rivista di diritto sportivo. "I 14 milioni di tesserati, invece, non sono di competenza normativa del legislatore. Lo sport di base è quando Emanuela Di Centa si è iscritta al suo club di sci, un passaggio che l'ha portata poi a vincere le medaglie - ha aggiunto - E' tutta una filiera. Se miglioriamo quei 46 milioni di italiani abbandonati, visti i risultati clamorosi dei restanti 14 nonostante i problemi che conosciamo, onestamente saremmo ancora più grandi di quello che stiamo facendo oggi".