ROMA, 21 LUG - "All'inizio della stagione abbiamo deciso che non avremmo pensato al mio ranking perché avevamo tanti dubbi, intanto sul mio corpo. La cosa più importante è che sto bene e che gioco bene. Se queste due cose succedono, posso fare bene. Voglio farlo allo Us Open e in tutta l'estate americana. Un buon obiettivo può essere arrivare tra i primi 30 per l'Australian Open". Così Matteo Berrettini dopo il secondo successo stagionale, nella finale a Gstaad contro il francese Quentin Halys, che lo porterà domani a rientrare tra i top 50.
"E' una sensazione incredibile, sembra ieri che vincevo qui il mio primo titolo, sei anni fa. E invece - ha aggiunto il romano - da allora sono successe tante cose. Sono felice di poter giocare e godermi, credo di aver ritrovato le sensazioni di sei anni fa in questa settimana". Parlando del match, l'azzurro ha sottolineato che "per Quentin era la prima finale e dunque tante cose possono essergli passate per la testa soprattutto dopo l'interruzione per la pioggia e aver perso il servizio. Io all'inizio ho dovuto trovare come giocare - ha spiegato - perché ogni giorno le condizioni qui sono cambiate, oggi era freddo e umido. Ho comunque trovato la giusta energia e al rientro dopo l'interruzione ho trovato il focus perfetto".