ROMA, 21 LUG - La 152esima edizione del The Open va a Xander Schauffele. Il californiano in Scozia firma l'impresa e festeggia il secondo Major in carriera. Dopo l'exploit dello scorso maggio nel PGA Championship, il 30enne di San Diego ha trionfato anche nel torneo più antico al mondo conquistando la Claret Jug. Alla vigilia delle Olimpiadi, che lui ha vinto a Tokyo, per l'americano è arrivata un'altra, grande affermazione. Ora al secondo posto nel ranking mondiale, continua a collezionare trofei, Schauffele. Questo è per lui il nono sigillo sul PGA Tour (cifra comprensiva, appunto, di due Major). Era dal 2018 (Brooks Koepka, US Open e PGA Championship), che un giocatore non riusciva a far suoi due eventi del Grande Slam nello stesso anno. Al Royal Troon Golf Club (par 71) di Ayrshire, lo statunitense (che aveva chiuso il terzo round al secondo posto) ha incassato 3.100.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 17.000.000. Per lui anche l'esenzione, fino all'età di 55 anni, per il The Open. Ormai campionissimo della disciplina, Schauffele proviene da una famiglia di sportivi. Il papà, Stefan, è stato un decatleta. Mentre i bisnonni sono stati calciatori di buon livello. Schauffele, con un ultimo round bogey free in 65 (-6), avvalorato da sei birdie, su un totale di 275 (69 72 69 65, -9) colpi, ha superato il suo connazionale Billy Horschel (leader al termine del "moving day") e l'inglese Justin Rose, entrambi 2/i con 277 (-7) davanti al sudafricano Thriston Lawrence, 4/o con 278 (-6). Settimo posto con 283 (-1), tra gli altri, per l'americano Scottie Scheffler (impreciso nel gioco corto), numero 1 al mondo, e lo spagnolo Jon Rahm, asso della Superlega araba. Mentre gli azzurri Guido Migliozzi (73 75 71 71) e Matteo Manassero (73 73 70 74) si sono classificati 31/i con 290 (+6). Bel finale di Migliozzi, che ha rimontato 20 posizioni con un parziale di 71 (par) caratterizzato da quattro birdie, due bogey e un doppio bogey. La Silver Medal, quale miglior dilettante, è invece andata allo scozzese Calum Scott, 43/o con 292 (+8). Per la terza volta negli ultimi quattro anni, il The Open parla americano. Dopo le affermazioni di Collin Morikawa (2021) e Brian Harman (2023), nel mezzo quella dell'australiano Cameron Smith (2022), è arrivato il capolavoro di Schauffele che, ai Giochi di Parigi, sogna un'altra medaglia d'oro.