PARIGI, 31 LUG - Irma Testa il giorno dopo. La sconfitta contro la cinese Xu Zichun è stato un durissimo colpo al suo ego, ma la vita deve andare avanti, così 'Butterfly' fa sapere che non molla, andrà avanti come e più di ora, boxando anche nel professionismo e nei tornei targati Iba, a cui gli italiani potranno partecipare nonostante la Fpi abbia aderito alla nuova organizzazione 'World Boxing'. Oltretutto ci sarà in palio mezzo milione di dollari per chi vince l'oro, ed è un fattore da non sottovalutare.
Intanto cresce la delusione per i risultati della spedizione pugilistica azzurra, con due elementi, Aziz Abbes Mouhiidine e appunto Testa, che venivano dati in pole per l'oro e invece sono già fuori, e con soli due 'superstiti' su otto partiti per la Francia. Rimangono in lizza Diego Lenzi e Angela Carini, impegnata domani e coinvolta in polemiche sulla rivale Imane Khelif, con la quale un paio di mesi fa l'azzurra ha fatto i guanti nel centro tecnico federale di Assisi durante uno stage al quale ha partecipato anche l'Algeria.
C'era anche Irma Testa, ed erano giorni in cui tutto sembrava andare per il meglio. Invece, a causa di una tattica forse troppo attendista, tre giudici su cinque hanno premiato la sua rivale e la farfalla di Torre Annunziata ha visto sfumare il proprio sogno d'oro di Parigi. Verdetto discutibile, visto il margine risicato con cui Xu ha vinto? Lo sostiene il dt azzurro Emanuele Renzini: "purtroppo devo constatare, ancora una volta, il grave problema arbitrale. Il livello degli arbitri-giudici con i criteri di selezione del Cio è scaduto così in basso che posso dire tranquillamente che questa è la peggiore Olimpiade di sempre. Gli errori arbitrali sono troppo frequenti, soprattutto quelli che hanno colpito l'Italia".
Ma in realtà Testa è stata troppo sulla difensiva, cercando di limitare i danni piuttosto che procurarli, quindi forse sarebbe servito un atteggiamenti diverso. C'è anche chi ha notato un certo calo fisico nel corso delle tre riprese, ma qui Irma non ci sta. "Ho dato tutto quello che avevo, e penso di essere salita sul ring in una condizione di forma molto buona - il suo commento -.. Pensavo di aver vinto la prima ripresa e nella seconda ho spinto per portare a casa il risultato, come da strategia concordata all'angolo. Il mio miglior pugilato sarebbe uscito fuori match dopo match. Il primo incontro si sa, è il più difficile e serve a rompere il ghiaccio. Mi sono preparata molto bene ma è andata così". E adesso per lei c'è un'altra sfida difficile, quella di riprendersi dalla botta il più presto possibile.