PARIGI, 03 AGO - "No, non abbiamo ricevuto pressioni per non combattere". Così Balazs Furjes, membro ungherese del Comitato olimpico internazionale ha risposto ai giornalisti al termine del match dei quarti di finale perso ai punti da Anna Luca Hamori contro la pugile iperandrogina algerina Imane Khalif, ora sicura di una medaglia olimpica nella categoria -66 kg. "Noi e l'atleta non abbiamo mai preso in considerazione l'ipotesi di non combattere", ha aggiunto il dirigente ungherese.