TEAHUPOO, 05 AGO - Il piccolo villaggio di Teahupoo, sulla penisola di Tahiti, è esploso di gioia dopo il trionfo del suo eroe Kauli Vaast, il primo campione olimpico francese di surf, ma anche il primo campione olimpico tahitiano in tutte le discipline. "Il mana (forza soprannaturale nella cultura polinesiana) è stato con me fin dall'inizio, ogni giorno lo sentivo, non potevo vederlo ma lo sentivo, e ora l'ho fatto: campione olimpico", ha detto Vaast.
"Non appena sono state prese le prime due onde, ci siamo tutti sbracciati per assicurarci che non ce ne fossero altre, e ha funzionato", ha scherzato il presidente polinesiano Moetai Brotherson. La madre di Kauli Vaast, Natou Thupalua, si è dedicata al giardinaggio durante la finale, per scacciare l'ansia. "Quando lui gareggia a Tahiti, io mi occupo del giardino, ho piantato degli anthurium", ha raccontato la donna, affidandosi alle grida dei vicini per conoscere i risultati.
"Quando torno a casa, dovrò rastrellare perché ha tagliato tutto", ha sorriso il 22enne neo campione olimpico, ragazzo dallo stile di vita semplice fatto di surf e pesca subacquea. La parte finale del villaggio di Teahupo'o, riservata alle persone accreditate per la durata degli eventi, è stata aperta al pubblico per la cerimonia delle medaglie sulla spiaggia, a poche centinaia di metri dalla famosa onda che Vaast ha saputo sfruttare al meglio sia in semifinale, contro Gabriel Meddina che in finale contro l'australiano Jack Robinson. Diverse migliaia di polinesiani hanno fatto il tifo per il loro campione, per la medaglia di bronzo delle donne Johanne Defay della Reunion e per quella degli uomini, il tre volte campione del mondo Gabriel Medina. Quarto a Tokyo, l'idolo dei brasiliani ha vinto la sua prima medaglia olimpica a Teahupo'o. E rimarrà comunque nella storia dei Giochi, perché la sua 'celebrazione' aerea, immortalata una settimana fa dal fotografo dell'Afp Jérôme Brouillet, è l'immagine più suggestiva di questi Giochi. Proprio come il salto di un balenottero dietro i surfisti nell'ultimo giorno di gare.
Il successo dei Giochi di quest'anno, dopo le timide onde di Tokyo, che in realtà ci sono state anche a Teahupo'o penalizzando Medina ("il surf non è uno sport giusto", il tweet di Neymar a questo proposito), potrebbe contribuire ad affermare il surf come disciplina olimpica permanente. Un successo che è anche quello della squadra francese, con due medaglie di cui una d'oro, arrivate dopo sfide 'fratricide': i francesi Vahine Fierro e Joan Duru sono stati eliminati dai loro stessi compagni di squadra. "Questo potrebbe essere l'inizio di qualcosa di grande per il surf francese", ha dichiarato l'allenatore della squadra francese Jérémy Florès, che ha partecipato ai Giochi di Tokyo come surfista. Con un americano, un brasiliano, un australiano e un francese, le quattro migliori nazioni del surf erano erano rappresentate in finale.
Nonostante alcune polemiche ambientali alla fine del 2023 per la costruzione di una torre dei giudici di gara in alluminio nella laguna, la competizione è stata ben accolta dai polinesiani. I due atleti tahitiani hanno suscitato grande entusiasmo, nonostante l'eliminazione della beniamina dell'isola, Vahine Fierro, negli ottavi di finale. L'onda di Teahupoo ha spesso tardato ad arrivare: gli eventi di surf previsti dal 27 al 30 luglio sono stati prolungati fino al 5 agosto, ultimo giorno di gara. Ma la "Jaws of Hava'e" è stata all'altezza delle sue promesse, generando immagini spettacolari e "una straordinaria operazione promozionale" per il turismo locale, ha commentato soddisfatto il presidente Brotherson.