ROMA, 29 AGO - E' stata presentata in Comune a Gubbio la 59esima edizione del Trofeo Luigi Fagioli. La caratteristica città umbra, nota come "Montecarlo delle Salite", è quest'anno sede dell'ultimo e decisivo round del nuovo Campionato Italiano SuperSalita, impreziosito da tante e prestigiose iniziative fino al clou delle grandi sfide che domenica 1° settembre assegnano tutti i titoli tricolori. A inaugurare gli eventi mercoledì è stata la consegna del Memorial Barbetti al già ferrarista in F1 René Arnoux nel gala condiviso con il Rotary Club Gubbio e preceduto da un incontro pubblico, ma ora i riflettori sono puntati sulla partita di calcio a fine benefico che si disputa oggi (giovedì) alle 18.00 allo stadio "Pietro Barbetti" tra la Nazionale Piloti delle Salite e la selezione Vigili del Fuoco Umbria e sul weekend di gara, che tra sabato e domenica attende al via 226 piloti e auto da corsa. A svelare le novità dell'edizione 2024, sono stati il Comitato Eugubino Corse Automobilistiche (CECA), il sindaco di Gubbio Vittorio Fiorucci, che ha ricordato anche l'imminente firma della convenzione proprio tra il Comune e il CECA, il consigliere della Provincia di Perugia Erika Borghesi, il presidente dell'Automobile Club Perugia Ruggero Campi e il direttore di gara Fabrizio Fondacci, con presenti, fra gli altri, lo stesso Arnoux e il pluricampione italiano ed europeo Simone Faggioli, che a Gubbio vanta 13 successi, non però quello dello scorso anno, che andò al forte pilota potentino Achille Lombardi. La presidente della Regione Umbria Donatella Tesei ha portato il proprio saluto direttamente alla premiazione del Memorial Barbetti, impossibilitata a partecipare alla conferenza di presentazione, dove ha aperto gli interventi il sindaco di Gubbio Vittorio Fiorucci: "Un piacere ospitare il Trofeo Fagioli. Lo spessore dell'evento merita partecipazione. Grazie al CECA per questo evento che per noi ha radici storiche importanti perché parla del nostro concittadino Luigi Fagioli, espressione di punta del mondo automobilistico, tanto che lo ricordiamo ogni anno e le amministrazioni comunali passate così come l'attuale si sono prestate affinché questa manifestazione riuscisse nel migliore dei modi, Vedo che l'asticella si sta alzando sempre più e il 'prodotto' è sempre più qualitativamente elevato e che valorizza il territorio, anche grazie alla presenza di un campione come Arnoux, bellissima la giornata con lui. Siamo a disposizione per tutto quello che il Comune può fare per questa splendida città, che a sua volta è a disposizione della vostra organizzazione". Prestigioso "prologo" del Trofeo Fagioli sono stati i momenti condivisi con l'ospite speciale René Arnoux, al quale è stato assegnato il Memorial Angelo e Pietro Barbetti 2024. Dopo un partecipato incontro pubblico pomeridiano al Comune di Gubbio con cittadinanza e appassionati, mercoledì sera si è svolta al Park Hotel Ai Cappuccini la serata "a tutto motori" promossa da CECA e Rotary Club Gubbio che ha ospitato la cerimonia di consegna dell'annuale riconoscimento che ricorda i due imprenditori eugubini ed è stata introdotta dell'esibizione degli Sbandieratori di Gubbio. Il presidente del CECA Alessandro Fiorucci (CECA) insieme a Fernando Barbetti (figlio di Pietro), Antonella Barbetti (figlia di Angelo) ed Elisabetta Fagioli (nipote di Luigi Fagioli) hanno premiato Arnoux con l'ormai iconica scultura realizzata dall'artista eugubino Leonardo Fumanti delle Ceramiche CAFF, che lo stesso driver francese ha poi voluto ringraziare invitandolo sul palco. La serata, con il supporto anche di Mario Donnini di "Autosprint", ha così celebrato Arnoux e la sua carriera automobilistica, ricordando la sua prima volta in kart a 8 anni proprio in Italia a Rimini, lo sviluppo del turbo in Renault ("Gli inglesi ridevano, ma dopo un anno e mezzo vincemmo e dopo arrivarono tutti gli altri!"), la carriera in F1, l'incontro con Enzo Ferrari ("Mi ha subito fatto sentire in famiglia, alla fine è bastata una stretta di mano e lui ha apprezzato il fatto che io mi presentai senza manager perché volevo parlare da solo con una persona che mi ha fatto sognare tutta la vita"), l'unicità della Ferrari ("Che da sempre fa tutto in casa"), l'amicizia con Gilles Villeneuve ("Grande persona, generosa, io non lo chiamavo pilota, l'ho sempre definito l'acrobata!") e il celebre duello con il canadese a Digione 1979: "Forse la più bella gara della mia vita, insieme al mio più caro amico in F1, che quando ci conoscemmo mi invitò a mangiare la pasta in Ferrari e il giorno dopo si gustava insieme la cucina francese alla Renault! Si è creata un'amicizia vera, semplice ma forte e, senza voler essere presuntuosi, quel duello era possibile solo tra noi due, perché c'era una profonda conoscenza l'uno dell'altro e sapevamo di poterci fidare". Infine Gubbio e l'immancabile cenno al mondo delle cronoscalate: "Ho fatto uno splendido giro in città, il centro storico è di una bellezza emozionante, io mi sono proprio emozionato. Si sente che c'è un'atmosfera e una vita che appartengono anche al passato. Non ho mai corso in salita, ho solo sfilato una volta a St.Ursanne, in Svizzera, quando correvo per il Cavallino e su incarico di Ferrari. Ero con una Ferrari California storica con il braccio fuori dal finestrino! H visto il tracciato di Gubbio: ci sono dei passaggi davvero interessanti e una partenza praticamente ancora in città. Ho sempre ammirato i piloti delle cronoscalate, che sono eccezionali su tracciati difficili da imparare, anche perché non è come in pista, dove giri per tre giorni sullo stesso circuito. Poi in una gara in montagna c'è sempre una bella atmosfera, ma la competizione anche qui è difficile, è molto tirata. Ci sono piloti che si sono specializzati fin dall'inizio della carriera in questa disciplina e sono certo che si divertono".