ROMA, 02 SET - "Penso che lo sport paralimpico ancora debba crescere parecchio perché ancora viene guardato male: "quello è un disabile", "quello è amputato". Ancora le discriminazioni... ma per me non devono esistere. Siamo tutti uguali". Lo afferma Rigivan Ganeshamoorthy, dopo la cerimonia di consegna della medaglia d'oro conquistata ieri nel lancio del disco nella categoria F52 alla Paralimpiadi.
"Come nel 1960 dobbiamo tornare. Olimpiadi e Paralimpiadi insieme. A Roma le hanno fatte. Le hanno fatte loro 64 anni fa e nel 2024 ancora c'è questa discriminazione". Rigivan Ganeshamoorthy commenta dopo la cerimonia di consegna della medaglia d'oro conquistata ieri nel lancio del disco nella categoria F52 alla Paralimpiadi.
"Io non ho mai praticato sport prima della disabilità. Prima ho iniziato con il basket, poi ho conosciuto il nuoto, poi l'atletica leggera. Poi la scherma che ancora mi piace tanto ma ho dovuto smettere perché ho un tubo con l'ossigeno. Poi tre mesi fa sono ricascato nel mondo dell'atletico. E poi qui a Parigi è stato un battito di ciglia", aggiunge.
"L'emozione l'ho avuto all'inno. Alla consegna della medaglia, normale... Non lo so. Prima ero divorato dall'ansia. la paura di sbagliare. le persone che ti guardano. Poi salito sulla pedana è sparito tutto ed ho sparato più forte che potevo", conclude.