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Morte Furrer, Uci 'ancora non sappiamo cosa sia successo'
Mondiali Ciclismo: Lappartient 'spetta alla polizia stabilirlo'

ZURIGO, 28 SET - "L'incidente di Muriel Furrer colpisce tutti noi. I nostri pensieri sono rivolti alla sua famiglia, ai suoi amici, alla federazione svizzera e a tutta la comunità ciclistica. Questi campionati del mondo dovevano essere una celebrazione, ma si sono trasformati in una tragedia. Ci sentiamo tutti in colpa".

Il presidente dell'Uci David Lappartient parla nel corso di un'affollata conferenza stampa in cui molte delle domande, inevitabilmente, ha ruotato intorno alla tragedia di giovedì.

"Quando organizziamo i Mondiali, dovrebbe essere il momento più importante della stagione per tutte le nostre federazioni - continua il dirigente che è anche candidato alla presidenza del Cio -. Ma è un momento particolarmente importante per i giovani. Spesso è la prima volta che fanno parte di una squadra nazionale o che partecipano a una competizione ciclistica di tale importanza".

Non è stato così per Muriel Furrer, che correva per la nazionale di casa, la Svizzera, e ha perso la vita a soli due chilometri da casa. "Non sappiamo esattamente cosa sia successo - ammette Lappartient -. È compito della polizia e delle autorità locali stabilirlo. Mi fido di loro e non voglio trarre conclusioni".

Poi il presidente dell'Uci si rifiuta di parlare dell'eventuale ritardo negli interventi di soccorso della 18enne zurighese, ma sottolinea che "le indagini potrebbero richiedere del tempo. Gli investigatori lo faranno al ritmo che riterranno necessario". "Il ciclismo non si gioca in uno stadio chiuso, come ad esempio il calcio, dove i rischi sono limitati - aggiunge Lappartient -. Il ciclismo si svolge su strade aperte e la maggior parte degli incidenti gravi o mortali nel nostro sport avviene durante l'allenamento. L'elenco si allunga sempre di più, ed è anche una questione di buon senso".

Intanto oggi a Zurigo è stato osservato un minuto di silenzio prima della partenza delle prime gare di paraciclismo. Le bandiere sono state esposte a mezz'asta intorno alla zona di arrivo e i vari eventi organizzati per quella che doveva essere una festa della bicicletta sono stati annullati, compreso il tradizionale gala organizzato dall'Unione Ciclistica Internazionale.

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