ROMA, 12 OTT - "Qual è il ricordo più bello che mi sono portato dai Giochi di Parigi? Quello delle testimonianze degli atleti che non hanno vinto e hanno spiegato che una mancata vittoria non è un fallimento, perché arrivare al quarto posto, come Benedetta Pilato, è uno sprone per fare meglio. E poi quello degli atleti paralimpici che sono incredibili e tutti dovrebbero imitarli: sorridono per quello che hanno e non piangono per quello che non hanno, cercano sempre di far prevalere l'aspetto positivo. Quegli atleti erano felici, noi invece abbiamo perso il senso della felicità: le immagini della Paralimpiade devono rimanere nella memoria". Così il ministro dello Sport e dei giovani, Andrea Abodi, nel corso del suo intervento alla 'Festa dell'Ottimismo' a Firenze.
Poi sulle Olimpiadi, che l'Italia ospiterà fra poco più di un anno nelle versione invernale a Milano/Cortina: "dal punto di vista organizzativo - dice Abodi - i Giochi estivi e quelli invernali hanno caratteristiche molto diverse, e Milano/Cortina sarà l'edizione, in assoluto, con il perimetro più ampio. Io coltivo sempre il sogno che, in un tempo non lontano, le Olimpiadi estive tornino in Italia. Le abbiamo sfiorate con candidature non andate fino in fondo però mi auguro che il decennio, o trentennio, che seguirà ci offrà delle opportunità". "Parigi ha insegnato che una città può essere anche una grande palestra a cielo aperto - continua il ministro -, mettendo infrastrutture sportive in luoghi iconici. L'aspetto non positivo è che le banlieu mi sembra siano rimaste completamente estranee, non è che l'Olimpiade abbia cambiato la vita in quei luoghi". Tornando al 2026, "sicuramente Milano-Cortina sarà un modello per la spesa pubblica, con 3 miliardi e mezzo di euro, che non sarà utilizzata solo per le opere sportive, ma anche per le strutture di collegamento. Sarà migliorata la qualità della vita e la capacità di attrazione per i turisti. Il miglioramento delle infrastrutture culturali aiuterà a superare la mancanza di infrastrutture sportive".