BERGAMO, 23 OTT - "Raramente in Champions League si vede un dominio del genere: abbiamo poco da rimproverarci, il Celtic s'è difeso con energia e noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare per vincere tranne il gol". Così Gian Piero Gasperini al termine dello 0-0 dell'Atalanta contro gli scozzesi nella terza uscita in Champions League: "Siamo stati bravi a non concedere il contropiede a una squadra molto veloce. Ci accontentiamo del pareggio, dobbiamo essere soddisfatti della prestazione", aggiunge il tecnico nerazzurro.
I bergamaschi non sono riusciti a segnare nemmeno cambiando tutto l'attacco: "In alcune situazioni è stato bravo Schmeichel, a volte c'è stata sfortuna sul palo o tirando addosso agli avversari - prosegue Gasperini -. Ci sono mancate un po' di precisione, velocità e condizione: per gli attaccanti non è facile giocare ogni tre giorni, il ricorso alla panchina è fondamentale. Per tanti anni è stata sempre determinante quando sopraggiungeva la fatica, gli attaccanti freschi sono decisivi ma stasera non c'è stata la svolta".
Infine, sui singoli, in testa i difensori recuperati: "Hien e Kolasinac sono stati in dubbio fino a stamattina, Sead s'è procurato una distorsione alla caviglia lunedì a parte l'influenza. Speriamo che sia finita la piccola serie di intoppi che rallenta la continuità". Ancora, sulla prova del collettivo: "Globalmente la squadra ha fatto bene. Bastava una palla lunga per crearci problemi, invece abbiamo concesso poco. Non abbiamo ancora preso gol in Europa? A uno zero a zero avrei preferito un tre a due...".
Infine, l'analisi dei difetti: "Abbiamo esagerato coi cross nel primo tempo invece di entrare con più catene, lasciando un po' da soli Bellanova e Zappacosta - chiude l'allenatore atalantino -. Nel secondo tempo abbiamo invece esagerato a giocare la palla in area: contro le squadre chiuse serve molta abilità. Ma ieri ho visto lo Shakhtar perdere su autorete con l'Arsenal: sembrava che noi avessimo battuto una squadra di terza categoria, ma in Champions di avversari deboli non ce ne sono. C'è troppa presunzione nei giudizi della vigilia".