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Supercoppa: Chivu, i rigori? Una lotteria, non si possono allenare
Il tecnico Inter: "Dell'arbitro non parlo, io commento il gioco"

ROMA, 19 DIC - "I calci di rigore sono una lotteria, non si possono allenare. A me basta la personalità e il coraggio di alzare il braccio e dire: io lo voglio calciare. Poi si può sbagliare... Mi prendo coraggio e personalità di questi campioni, soprattutto nel secondo tempo, dove hanno messo intensità e corsa, cose che voglio sempre vedere dalla mia squadra". Cristian Chivu, ai microfoni di Italia 1, ha commentato l'eliminazione dalla Supercoppa italiana con il Bologna, subita a causa degli errori dal dischetto.

Sull'operato di Chiffi, che nel secondo tempo ha fischiato un rigore a favore dell'Inter, salvo poi rimangiarselo dopo essere stato richiamato dal Var, non fa commenti. "L'arbitro? Non ne parlo. Hanno il Var per rivedere cose, io parlo della prestazione e del mio gruppo. Mi preoccupo di quello che dobbiamo fare, di come crescere e migliorare. Un allenatore deve far questo. Si può sbagliare, capita a tutti, non ho nulla da recriminare". "Il calcio é così, se non fai gol arrivi ai calci di rigore e lì è una lotteria" ha ribadito.

Infine, su Lautaro Martinez lasciato a lungo in panchina: "Non ho pensato alla finale. Era all'ottava partita in 20 giorni e lui le ha giocate tutte. Gli impegni sono tanti, è la gestione di un gruppo".

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